martedì 22 aprile 2008

Trenitalia condannata a risarcire una passeggera salernitana. Importante sentenza per Alleanza Consumatori Salerno.

Alleanza Consumatori - Trenitalia condannata risarcimento danni ritardo disagiImportante sentenza per Alleanza Consumatori Salerno
Trenitalia condannata a risarcire 500,00 Euro per il disagio provocato ad una passeggera salernitana


Trenitalia dovrà risarcire 500,00 euro per i danni patrimoniali e nonin particolare, lo stato di disagio per l’attesa e per i contrattempi venutisi a creare – subiti dalla sig.ra A. P. B. di Salerno, passeggera di un treno Eurostar (Ferrara-Roma). Questa è l’importante sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Salerno dott. Ugo Mola che ha rilevato l’inadempienza contrattuale di Trenitalia, consistita, oltre che nel ritardo, anche nei notevoli disagi dovuti alla mancanza di assistenza del personale di bordo. Il fatto accaduto non è in sé diverso dai tanti episodi che quotidianamente riguardano molti passeggeri che scelgono il servizio ferroviario e che, pur a fronte di un esborso economico non certo trascurabile, non vedono spesso rispettate le esigenze di celerità e le aspettative di confort promesse.
Ciò conferma i dati forniti dalla Commissione Europea, che collocano l’Italia al terzo posto della classifica avente ad oggetto il livello di insoddisfazione dei cittadini per il trasporto pubblico (treno, metropolitano, autobus e pullman). Il dato risulta ancora più allarmante se si tiene conto che dall'“Energy and Transport in Figures” - pubblicato nel 2003 dal Directorate-General of the European Commission for Energy and Transport - risulta che l’Italia ha una delle medie più alte a livello Europeo di distanza percorsa quotidianamente in treno rispetto al numero di abitanti.
Dopo la nota vicenda del treno Lecce-Roma del 15.12.2007, per la quale Trenitalia ha comunque riconosciuto – in considerazione dei disagi oggettivamente patiti dall’utenza – un risarcimento di 800 euro ad ogni passeggero, oltre all’integrale rimborso del costo del biglietto, e la recentissima pronuncia del Giudice di Pace di Genova che, per la prima volta in Italia, ha condannato Trenitalia al risarcimento per il disagio provocato dal ritardo di un treno regionale, la sentenza del Giudice di Pace di Salerno non può essere accolta se non come un segno che finalmente le cose stanno cambiando per il meglio.

La notizia è stata segnalata anche dalla stampa nazionale sulle seguenti testate (cartacee e on-line):
LA CITTA' di Salerno (lacittadisalerno.repubblica.it) - Leggi l'articolo
CRONACHE DEL MEZZOGIORNO (edizione di mercoledì 23 aprile 2008)
IL SALERNITANO (edizione di mercoledì 23 aprile 2008)
OLTRENEWS.IT (www.oltrenews.it) - Leggi l'articolo
ECO DI SALERNO (www.ecodisalerno.com) - Leggi l'articolo
12MESI.IT (www.12mesi.it) - Leggi l'articolo
SALERNOBYNIGHT.COM (www.salernobynight.com) - Leggi l'articolo

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sabato 19 aprile 2008

Blocco selettivo delle chiamate a sovrapprezzo: nuovo intervento del Garante

Con la delibera n. 97/08/CONS l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha reso noto che le disposizioni di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 della delibera n. 418/07/Cons, recante “disposizioni in materia di trasparenza della bolletta telefonica, sbarramento selettivo di chiamata e tutela dell’utenza”, dovranno essere attuante entro il 31 marzo 2008.
A partire da quest’ultima data, in particolare, il blocco selettivo delle chiamate a PIN per numeri satellitari e servizi interattivi a sovrapprezzo dovrà essere reso disponibile sul mercato da tutti gli operatori, gratuitamente, con modalità semplici ed efficaci e gli operatori dovranno darne ampia notizia sia nelle bollette sia con altri mezzi di comunicazione. Fino al 30 maggio tutti gli utenti potranno decidere se utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo con una espressa richiesta oppure potranno chiedere subito di essere bloccati.
A partire dal prossimo 30 giugno, infine, tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volontà contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate a PIN per tutte le numerazioni da cui più spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, per servizi interattivi a sovrapprezzo). Di conseguenza con il blocco per default, infatti, solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti.
Sempre dal 30 giugno 2008, inoltre, gli operatori della telefonia, a richiesta dell’abbonato, dovranno accludere all’invio relativo alla fattura due distinti bollettini di conto corrente, contenuti in un’unica busta, uno per il pagamento di eventuali servizi a sovrapprezzo e uno per il pagamento del rimanente traffico e dei servizi supplementari, nonché fornire agli abbonati, a richiesta e gratuitamente, un servizio di immediato avviso telefonico, anche via sms o messaggio vocale registrato, al superamento, per presumibile traffico anomalo, di una soglia di spesa scelta dall’abbonato tra più valori proposti dall’operatore.

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martedì 8 aprile 2008

Canone Rai: correttezza nei solleciti agli utenti

Alleanza COnsumatori - Canone Rai: correttezza nei solleciti agli utenti

Niente pressioni sugli utenti e informazioni più corrette da parte dei cosiddetti "ispettori Rai" incaricati di contattare le persone che non risultano abbonate per sollecitare la sottoscrizione del canone televisivo. Gli incaricati Rai che svolgono questo servizio per conto della Agenzia delle entrate devono tenere un comportamento trasparente e fornire agli utenti informazioni chiare sulla propria attività in modo da non ingenerare errori o equivoci sul loro effettivo ruolo. Al termine di un'istruttoria avviata nei mesi scorsi il Garante privacy (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Chiaravalloti) ha prescritto all'Agenzia delle entrate – Sportello abbonamenti tv alcune misure per conformare alla normativa i trattamenti di dati effettuati dagli agenti incaricati sulla base della convenzione tra l'Agenzia e la Rai del 2001.
Sono ancora numerose le segnalazioni che giungono all'Autorità in cui si lamentano comportamenti ritenuti irrituali di agenti Rai che, qualificandosi come "ispettori", si presenterebbero presso le abitazioni e con toni minacciosi e con modalità considerate "inquisitorie" o "intimidatorie" procederebbero alla ricerca degli evasori del canone televisivo e a sollecitare gli abbonamenti.
Segnalati anche casi in cui, di fronte alla titubanza dei cittadini nel fornire determinate informazioni, sono stati minacciati accertamenti nelle abitazioni.
Entro il 30 aprile l'Agenzia delle entrate dovrà comunicare al Garante le misure necessarie impartite ai suoi agenti affinché i trattamenti dei dati siano conformi al Codice privacy. L'Agenzia dovrà innanzitutto garantire che gli agenti Rai spieghino chiaramente agli utenti, senza artifici e senza indurli in errore, la loro esclusiva attività di promozione dell'abbonamento televisivo. L'Agenzia dovrà garantire, inoltre, che l'informativa sul trattamento dei dati indichi con precisione quali informazioni sia obbligatorio fornire e quali no. Da evitare, infine, pressioni indebite sugli utenti "minacciando" controlli intrusivi nelle abitazioni.
Con un autonomo procedimento l'Autorità ha aperto un'istruttoria per verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza a protezione dei dati personali usati per il recupero dell'evasione del canone televisivo.
FONTE: Garante Privacy

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Privacy: novità in arrivo per le bollette telefoniche

Il Garante per la protezione dei dati personali ha autorizzato (relatore Francesco Pizzetti) le compagnie telefoniche a emettere fatture dettagliate senza il mascheramento delle ultime tre cifre dei numeri chiamati, come è attualmente. Gli abbonati che intendono, invece, continuare a ricevere bollette con la fatturazione dettagliata, ma con le ultime tre cifre oscurate, dovranno richiederlo espressamente al proprio gestore. Il provvedimento del Garante (disponibile sul sito dell'Autorità e in via di pubblicazione sulla Gazzetta) tiene conto delle esigenze, più volte manifestate in questi anni da alcuni abbonati, di poter verificare più agevolmente l'esattezza degli addebiti e le chiamate effettuate. Attualmente l'abbonato, infatti, può conoscere i numeri totalmente in chiaro solo se contesta addebiti determinati o riferiti a periodi limitati.
A partire dal 1° luglio 2008, invece, i gestori di telefonia fissa e mobile potranno indicare nella fatturazione dettagliata già chiesta o che verrà chiesta dagli abbonati i numeri completi delle comunicazioni. I gestori telefonici potranno però esercitare questa facoltà a condizione che, come richiesto dal Garante, tutti gli abbonati vengano preventivamente portati a conoscenza di questa possibilità, mediante un'apposita informativa da inserire all'interno di almeno due fatture e nel sito web del fornitore.
L'informativa dovrà citare la decisione del fornitore di avvalersi dell'autorizzazione del Garante e specificare che tutti gli abbonati, che abbiano fatto o faranno richiesta di fatturazione dettagliata, la riceveranno "in chiaro", salvo che non intendano mantenere il mascheramento delle ultime tre cifre.
Nell'informativa, inoltre, il Garante chiede che i gestori telefonici rivolgano l'invito a tutti gli abbonati che vorranno ricevere la fatturazione dettagliata in chiaro, ad informare quanti utilizzano la stessa utenza che la fatturazione perverrà completa di tutti i numeri chiamati.
L'autorizzazione generale del Garante è stata rilasciata al termine di un'istruttoria con la quale sono state verificate le modalità mediante le quali i gestori sono tenuti a consentire agli utenti di effettuare chiamate addebitandone il costo non in fattura, ma attraverso carte di pagamento, anche prepagate.
FONTE: Garante Privacy

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